Pinze triestine a lievitazione naturale

Pinze triestine a lievitazione naturale

Qualche giorno fa mi avete scritto varie ricette nelle storie in cui vi chiedevo quali erano le ricette tipiche di Pasqua nelle vostre città, una di queste era la Pinza Triestina!

Io già la conoscevo e non avevo mai avuto l’occasione di provarla, così grazie anche alla quarantena, mi sono messa all’opera. E’ considerato un dolce tipico di Pasqua, di Trieste, che si mangia però anche come antipasto con salumi e formaggi.

Sì, perché le pinze triestine non sono molto dolci e quindi adatte sia al salato che al dolce, se invece volete renderle più dolci vi consiglio di inserire nel secondo impasto circa 30g di zucchero in più e magari anche un pò di uvetta per esempio, se vi piace.


Ma ora andiamo alla ricetta, io le ho realizzate con licoli, ma vi metterò anche le dosi per la pasta madre solida e per chi vuole provarle con poolish.

Procedimento

Iniziate quindi la sera precedente rinfrescando il licoli (come spiegato negli ingredienti), il mattino successivo al quasi raddoppio del secondo rinfresco procedete con il lievitino (intorno le ore 12, massimo le 14), non preoccupatevi se l’impasto risulta molto molle, anzi dev’essere proprio così.

Mettete in un contenitore ben coperto e lasciate riposare al caldo per 3 ore (io vicino il termosifone, voi potete usare anche il forno con la lucina accesa).

N.B. Mi raccomando seguite tutte le tempistiche che vi scrivo, altrimenti compromettete il risultato finale.

Dopo 3 ore, procedete con il primo impasto (intorno le ore 17) quindi inserite in planetaria il lievitino, la farina, lo zucchero e le uova, fino ad ottenere un impasto omogeneo ma non preoccupatevi di farlo incordare per bene.

Mettete, quindi, il primo impasto in un contenitore ben coperto e fate lievitare per 4 ore al caldo.

Dopo 4 ore, procedete con il secondo impasto (intorno le ore 21), quindi mettete in planetaria il primo impasto, lo zucchero, la farina, le uova intere, il rum e gli aromi, non appena l’impasto inizia a diventare omogeneo inserite gradualmente anche i tuorli, infine il burro. Cercate di alternare velocità basse quando si inseriscono gli ingredienti a velocità più alte poi per farli inglobare.

Una volta che l’impasto risulta incordato e tenace, rovesciatelo su un piano di lavoro leggermente imburrato, praticate qualche piega slap&fold e pirlatelo. Ora è il momento di dividere il vostro impasto, io l’ho diviso in quattro e vengono delle pinze abbastanza grandi.

Pirlate super bene ogni pallina di impasto e mettetele nelle teglie con carta forno (massimo 2 ogni teglia, come in foto), ora dovranno lievitare per tutta la notte, io le ho lasciate nel forno chiuso senza coprirle e senza lucina accesa, quindi intorno ai 20°C e al mattino erano già raddoppiate. Se a casa vostra fa molto freddo (meno di 20 gradi), lasciate la lucina del forno accesa.

Al mattino dovreste trovare le vostre pinze già raddoppiate, se così non fosse, aspettate il raddoppio.

Spennellatele con un uovo intero sbattuto e praticate i classici tagli a Y con una forbice, andate in profondità senza preoccuparvi.

Infornate in forno caldo a 150°C statico per circa 30/35 minuti, vedrete che espoderanno!

Ora non vi resta che gustarle, le preferite dolci o con il salato? Sono davvero buonissime.